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dicembre 20, 2013

Cakes al profumo di limone.

La tradizione dei dolci di Natale è talmente varia in Italia che, da nord a sud, sono presenti una miriade di  dolci tutti diversi e deliziosi: il torrone, il panettone, il croccante, il pandoro, gli struffoli sono solo alcuni dei dolci di Natale più conosciuti ed apprezzati.

Se anche tu sei alla ricerca del perfetto dolce di Natale per impreziosire ed allietare la tua tavola delle feste, sei nel posto giusto.

In questa sezione troverai tantissimi dolci di Natale, dai più tradizionali ai più fantasiosi, per stupire i tuoi ospiti durante le feste.

Molti di questi dolci di Natale possono diventare delle graditissime idee regalo a tema culinario per fare la felicità di golosi e buongustai.

Scopri tutte le gustose ricette di Dolci e dessert per Natale facili da preparare e ottime in ogni occasione con la cucina di Il Mondo dei Dolci.

Ingredienti: per 8 persone

125 g di farina
100 g di burro
100 g di zucchero
2 uova
1/2 bustina di lievito in polvere (8 grammi)
1 cucchiaio di succo di limone e la buccia di mezzo
1 cucchiaio di liquore (facoltativo)
zucchero a velo

Cakes al profumo di limone


Raddoppiate la dose e conservate in frigorifero la metà delle tortine ottenute avvolte nella carta d’argento. Un’utile scorta che si manterrà fresca per due-tre giorni.

Preparazione: 20’

  • Preriscaldate il forno a 190°.
  • Nel frattempo, spennellate di burro le formine di carta da pasticciere.
  • Setacciate insieme farina e lievito.
  • A intermittenza, per 2 minuti, lavorate nel robot il burro con lo zucchero e, sempre con l’apparecchio in movimento, attraverso il coperchio aggiungete prima le uova e poi la farina, il succo e la buccia grattugiata del limone.
  • Azionate ancora per circa 1 minuto, spegnete.
  • Suddividete il composto nelle formine di carta monoporzione, disponetele sulla placca, cuocete in forno per circa 15 minuti.
  • Ritirate, lasciate intiepidire o raffreddare, togliete i cakes dall’involucro, disponeteli sul piatto da portata, spolverizzateli con lo zucchero a velo.
  • Servite.

Quanto nutre una porzione: 232 calorie.

 

Vino consigliato: Limoncello di Sorrento.

limoncello di sorrento

Il liquore nacque proprio agli inizi del 1900, in una piccola pensione dell’Isola Azzurra, dove la signora Maria Antonia Farace curava un rigoglioso giardino di limoni e arance. Il nipote, nel dopoguerra, aprì un’attività di ristorazione proprio nelle vicinanze della villa di Axel Munte. La specialità di quel bar era proprio il liquore di limoni realizzato con l’antica ricetta della nonna. Nel 1988, il figlio Massimo Canale avviò a sua volta una piccola produzione artigianale di limoncello, registrandone il marchio. Ma in realtà, anche a Sorrento ed a Amalfi, fioccano leggende e racconti sulla produzione del tradizionale liquore giallo.

In costiera, ad esempio, la storia narra che le grandi famiglie sorrentine, agli inizi del 1900, non facevano mai mancare agli ospiti illustri un assaggio di limoncello, realizzato secondo la tradizionale ricetta. Ad Amalfi, c’è chi sostiene addirittura che il liquore abbia origini molto antiche, quasi legate alla coltivazione del limone. Tuttavia, come spesso accade in queste circostanze, la verità è nebulosa e le ipotesi sono tante e suggestive. Qualcuno sostiene che il limoncello veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo, già ai tempi dell’invasione dei saraceni. Altri, invece, ritengono che la ricetta sia nata all’interno di un convento monastico per deliziare i frati tra una preghiera e un’altra. La verità, forse, non la sapremo mai.

Ma al di là di questioni squisitamente campanilistiche, il tradizionale liquore giallo varca da decenni le frontiere, conquistando i mercati di mezzo mondo. Bottiglie di limoncello sono presenti negli scaffali dei market d’oltreoceano, e nuovi importanti scenari commerciali si stanno sviluppando sui mercati asiatici. Il limoncello, dunque, rischia davvero di diventare un prodotto di caratura mondiale alla pari del Bitter o dell’Amaretto. E per difendersi dalle imitazioni, si è corso anche ai ripari, riservando alla produzione del caratteristico «ovale» sorrentino la denominazione di Indicazione geografica protetta (Igp). L’originale limone di Sorrento deve essere prodotto in uno dei comuni del territorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense e nell’isola di Capri.

Il limoncello è un ottimo digestivo se servito freddo. Qualcuno lo preferisce a temperatura ambiente, magari mescolato in acqua tonica o champagne. Ultimamente, è in voga il suo utilizzo su gelati e macedonia. In Campania, nella terra principe della sua produzione, il limoncello chiude soprattutto il pranzo o la cena: è oramai diventato un rito sociale quasi al pari del caffè.

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